sempre più di moda avere un coniglietto in casa come compagnia, l'ho avuto anch'io, il primo, un nano blu maschio di nome lillo, campato 9 anni... il problema è chi ne fa una attività economica e chi difende gli animali anche quando da difendere non c'è niente.
il coniglio è, secondo il mio credo e la mia tradizione, un animale di bassa corte atto a produrre carne per il nucleo familiare, in un tempo non troppo lontano serviva a fornire pelli e pellicce nonchè ottimo concime.
il regolamento del mio comune nella sezione polizia rurale, regole di convivenza uomo-animale da compagnia, ha specificato all'art. 1 proprio la definizione di animale da compagnia che qui riporto testualmente:
"ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto dall'uomo, per compagnia od affezione senza fini riproduttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all'uomo. gli animali selvatici non sono considerati animali da compagnia".
di conseguenza l'allevatore che pubblicizza la propria attività come allevamento di animali da compagnia gioca con le parole spacciando il coniglio in generale come "da compagnia" plagiando di fatto il pensiero dell'opinione pubblica, mentre tale diventa solo per "l'utilizzatore finale" del percorso, il coniglio è e resta un animale da reddito, di basso profilo ma da reddito.
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