così voglio allevare, da loro voglio imparare...se manca la storia non siamo nessuno
1897
1939
1978
allevamento amatoriale di riproduttori iscritti al registro anagrafico della specie cunicola - (D.M. 20251 del 07 02 03)
conservazione, selezione, miglioramento di razze avicole allevate in purezza. dal giugno 2015 socio dell' "associazione avicoltori toscana (ATA)". visitate inoltre www.movimentoavicolo.blogspot.it per maggiori informazioni.
è possibile l'incontro con l'allevatore durante le manifestazioni segnalate nella casella "manifestazioni e date importanti"
contatta per e-mail per avere informazioni ( geriniandrea@yahoo.it )
richiedete SEMPRE il certificato anagrafico dei conigli acquistati, è l'unico strumento che attesti l'iscrizione al registro anagrafico e lo stato di razza pura del soggetto, è il valore aggiunto al coniglio e non costa nulla. i soggetti tatuati LU33 sono acquistabili solo da me o alle mostre ANCI, non li troverete MAI da commercianti
in fondo al blog trovate una serie di link a siti per me molto utili (da siti tematici sui conigli a siti di comune utilità per la mia attività)
mercoledì 21 ottobre 2015
martedì 20 ottobre 2015
adesione ANCI
bisogna che lanci questo spot soprattutto per quegli allevatori toscani che seguono il mio blog, per quegli allevatori che come me hanno pochi numeri ma a cui piace allevare in purezza...stiamo perdendo tempo prezioso per valorizzare i nostri allevamenti, per dare forza al nostro movimento, vi chiedo solo di prendere in considerazione l'idea di aderire ad un progetto che è quello del registro anagrafico della specie cunicola, per il mantenimento ed il miglioramento delle razze presenti nello standard, per poter garantire una maggiore genetica, per poter avere a disposizione in un areale limitato diverse razze pure e differenti linee di sangue senza dover fare centinaia di chilometri, per il mantenimento e rafforzamento delle nostre tradizioni, per molti di noi la possibilità di sfruttare anche piccole porzioni di territorio ormai abbandonate con minimo impegno sia fisico che economico, per favorire la valorizzazione economica del coniglio: ci sono oltre 40 razze con una miriade di colorazioni e caratteristiche che rendono ogni soggetto unico, non resta che trovare la nostra. per fare questo vi invito a contattare l'associazione regionale allevatori toscana (ARAT) con sede a Firenze e chiedere del responsabile del settore cunicolo o in alternativa chiedere più dettagli a me per mail, per tutti gli altri si deve contattare la propria associazione regionale o direttamente l'ANCI che vi girerà sull'associazione di appartenenza.
fac-simile domanda |
potremo partecipare così a mostre dove giudici abilitati potranno valutare i nostri soggetti e darci linee guida per la nostra selezione, per indicarci la direzione in cui muoverci.
Associazione Regionale Allevatori della Toscana Via Volturno, 10/12 B loc. Osmannoro 50019 Sesto Fiorentino (FI) Tel. 055 4373531 - 4476559 segreteria@toscanallevatori.it
mercoledì 14 ottobre 2015
lavoretto invernale, riorganizzazione aziendale
come già accennato mi sono regalato un libretto da cui sto apprendendo le basi della coniglicoltura, quella che i miei nonni non hanno potuto insegnarmi, ho solo vaghi ricordi di allevamento della mia prozia Teresa. allevava i conigli in una vecchia capanna semibuia in gabbie di muratura con una rete davanti, 2 ciotole per mangime (poco) ed acqua (poca), fieno seccato tirato a mo' di lettiera e rami di acacia tirati là, assieme agli scarti di casa; i piccoli all'ingrasso allevati a terra in un box...è da loro che ho visto per la prima volta un bianco nuova zelanda, trofeo di una fiera degli anni '80...erano i tempi che col retro della falce si ammazzavano i conigli e che fuori dalla capanna si potevano fare le mucchie di concime da maturare prima di portarlo nella vigna...fallo ora...
tornando al libretto, datato '39, ho trovato questo elegante sistema di gabbie all'aperto che vorrei riproporre ai miei bimbi, se non altro per fargli fare delle grasse risate nel guardare i loro animaletti, stile criceto, uno spinge in una direzione, gli altri dall'altra, una cunicola fantozziana...e questo sarà il compito invernale...
ovviamente si dovrà stare attenti al tipo di pascolo, non troppo ricco di leguminose, ed alla presenza di erbe bagnate, per evitare pericolosissime indigestioni.
seguiranno aggiornamenti
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