allevamento amatoriale di riproduttori iscritti al registro anagrafico della specie cunicola - (D.M. 20251 del 07 02 03)
conservazione, selezione, miglioramento di razze avicole allevate in purezza. dal giugno 2015 socio dell' "associazione avicoltori toscana (ATA)". visitate inoltre www.movimentoavicolo.blogspot.it per maggiori informazioni.
è possibile l'incontro con l'allevatore durante le manifestazioni segnalate nella casella "manifestazioni e date importanti"
contatta per e-mail per avere informazioni ( geriniandrea@yahoo.it )
richiedete SEMPRE il certificato anagrafico dei conigli acquistati, è l'unico strumento che attesti l'iscrizione al registro anagrafico e lo stato di razza pura del soggetto, è il valore aggiunto al coniglio e non costa nulla. i soggetti tatuati LU33 sono acquistabili solo da me o alle mostre ANCI, non li troverete MAI da commercianti
in fondo al blog trovate una serie di link a siti per me molto utili (da siti tematici sui conigli a siti di comune utilità per la mia attività)
martedì 17 dicembre 2013
giovedì 7 novembre 2013
Il Coniglio - Inquadramento zoologico
Tipo - Cordati - Provvisti di corda dorsale
Sottotipo - Vertebrati - Scheletro osseo e cartilagineo a simmetria bilaterale
Classe - Mammiferi - Corpo ricoperto di peli e presenza di ghiandole mammarie
Sottoclasse - Placentati - Fecondazione interna, formazione della placenta
Ordine - Lagomorfi - Presentano arcata superiore doppia fila di incisivi
Famiglia - Leporidi - Orecchie lunghe, arti posteriori atti al salto, coda corta
Sottofamiglia - Leporini - Labbro superiore diviso in due parti da una fenditura
Genere - Oryctolagus
Specie - cuniculus
lunedì 28 ottobre 2013
lunedì 21 ottobre 2013
mercoledì 9 ottobre 2013
cuniforlì 2013
è on-line il catalogo con i giudizi della manifestazione al seguente indirizzo:
http://www.anci-aia.org/imageNews/allegato190.pdf
queste foto sono relative alle manifestazioni collegate alla fiera
mercoledì 2 ottobre 2013
nido interno in legno
partiamo con il recupero di materiali di scarto provenienti da pallet, semplici tavolette di abete, alte 7 cm e spesse 1,5 cm (quelle dei pancali tipo eur sono alte 15 cm e più spesse).
avremo bisogno di 2 pezzi lunghi 46 cm, di 2 lunghi 25 cm e di 4 pezzetti di 4 cm da usare come rinforzo negli angoli. con una manciata di chiodini assembliamo il tutto come nella foto, passiamo un po di cartavetra a livellare eventuali schegge ed imperfezioni del legno ed inchiodiamo sul fondo una retina che consenta la traspirazione dei liquidi e mantenga la paglia asciutta.
le dimensioni finali risulteranno essere 29 cm x 46 cm h=7 cm.
verrà applicata inoltre una legatura per tenere fermo il nido alla rete della gabbia.
naturalmente tutte le modifiche sono possibili, dall'innalzamento delle sponde alla parziale copertura del nido, questo è solo un "modello base", una punto di partenza. tempo di realizzazione (dal taglio materiale al prodotto finito) meno di 30 minuti.
sono nidi che per loro natura hanno breve durata, un paio d'anni, ma a volte è superiore a quelli di altri materiali che troviamo in commercio ed abbiamo avuto la soddisfazione di partecipare attivamente al processo produttivo.
avremo bisogno di 2 pezzi lunghi 46 cm, di 2 lunghi 25 cm e di 4 pezzetti di 4 cm da usare come rinforzo negli angoli. con una manciata di chiodini assembliamo il tutto come nella foto, passiamo un po di cartavetra a livellare eventuali schegge ed imperfezioni del legno ed inchiodiamo sul fondo una retina che consenta la traspirazione dei liquidi e mantenga la paglia asciutta.
le dimensioni finali risulteranno essere 29 cm x 46 cm h=7 cm.
verrà applicata inoltre una legatura per tenere fermo il nido alla rete della gabbia.
naturalmente tutte le modifiche sono possibili, dall'innalzamento delle sponde alla parziale copertura del nido, questo è solo un "modello base", una punto di partenza. tempo di realizzazione (dal taglio materiale al prodotto finito) meno di 30 minuti.
sono nidi che per loro natura hanno breve durata, un paio d'anni, ma a volte è superiore a quelli di altri materiali che troviamo in commercio ed abbiamo avuto la soddisfazione di partecipare attivamente al processo produttivo.
domenica 22 settembre 2013
conigli in giardino
tanti amici durante le ultime manifestazioni mi hanno chiesto pareri su come tenere i conigli liberi nel giardino di casa, e qui li riassumo:
- leggete il regolamento di polizia veterinaria del comune di appartenenza per vedere se è ammessa la presenza di conigli e conigliere all'interno del centro abitato
- considerate la presenza di eventuali predatori che possono accedere al giardino quali volpi, faine, topi e ratti, cani, gatti, poiane....
- considerate la natura stessa del coniglio che tende a scavare buche e tane
prevedete magari solo un angolo del giardino dedicato al coniglio con una recinzione mobile per poterlo spostare ed evitare così di sciupare il tappeto erboso, predisporre una rete a maglia larga sul fondo per evitare che scavi buche ed una copertura con rete per i predatori ed ombreggiante per il sole...non scordate una bacinella d'acqua.
giovedì 22 agosto 2013
ascesso
Gli ascessi nei conigli sono notoriamente difficili da curare. L’intervento di incisione e successiva irrigazione è raramente risolutivo e le recidive sono comuni. la terapia antibiotica non è efficace vista la scarsa vascolirazione della zona.
Le cause degli ascessi facciali sono rappresentate da:
• ascessi periapicali associati alla sindrome di affezione dentale acquisita.
• Ferite penetranti: dovute a lotte, oppure punture della mucosa boccale o delle labbra da parte delle corone troppo allungate
• Reazione da corpo estraneo: ad es., pezzi di fieno o schegge di legno incuneati negli alveoli o nelle cavità nasali
• Da cause iatrogene: ad es., per rimozione di un incisivo o pareggio di un dente, o in caso di formazione di ferite penetranti da fresatura di denti
• Otite
Gli esami colturali e gli antibiogrammi identificano i batteri presenti e possono risultare utili per la scelta degli antibiotici. In coltura si possono isolare molti microrganismi aerobi ed anaerobi quali Pasteurella multocida, Staphylococcus aureus, Fusobacterium nucleatum, Pseudomonas o Proteus spp.
operazioni terapeutiche:
- non fare niente (molte volte i soggetti continuano a mangiare regolarmente e condurre una vita normale).
- terapia antibiotica ( la scelta degli antibiotici nei conigli non è agevole come nelle altre specie animali. Quelli somministrati per via orale possono alterare l’equilibrio dei microrganismi nel ceco e portare ad una proliferazione di specie patogene quali Clostridium spp. ed allo sviluppo di enterotossiemia. Gli antibiotici indicati per l’osteomielite in altre specie animali, ed in particolare la clindamicina o la lincomicina, hanno buone probabilità di interferire con la flora intestinale nel coniglio. L’interferenza con la microflora del ceco è meno probabile con la penicillina, la cefalessina e l’amossicillina, che però devono essere somministrate per via paraenterale e non orale. In generale, gli antibiotici sicuri da somministrare per os come l’enrofloxacin, non sono efficaci per il trattamento delle infezioni purulente.
I sulfamidici potenziati vengono inattivati dall’essudato e dai detriti. - rimozione chirurgica associata ad una terapia antibiotica.
altri riferimenti alla dentizione del coniglio nel post di agosto 2012 "conoscenza della dentatura e della dentizione del coniglio" su questo blog
dopo 3 giorni |
dopo 3 giorni |
dopo 3 giorni |
si noti l'irregolarità della dentizione a carico degli incisivi inferiori; ho scelto la terapia "del non fare niente" visto che comunque il soggetto mangiava regolarmente e non sembrava sofferente; dopo 3 giorni l'ascesso (grosso come una pallina da ping-pong) si secca esternamente e si rompe facendo fuoriuscire materiale purulento, pulisco la ferita con carta e cotone e disinfetto.
dopo 7 giorni |
dopo 7 giorni |
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